C’è stato, c’è e ci sarà un solo David Bowie. Poliedrico, carismatico, sempre alla ricerca di nuove identità , eppure sempre se stesso, in ogni sfaccettatura della sua personalità . Tanti lo imitano, nessuno è ancora riuscito ad eguagliarlo. Il cantautore di Londra, nato David Robert Jones, non c’è più da otto anni, ma il suo sconfinato patrimonio artistico lo rende, tuttora, più presente e rilevante che mai. In ogni parte del mondo omaggi e cover dei brani più celebri del performer ne mantengono vivo il ricordo, e il suo camaleontico stile continua a influenzare la moda e le tendenze.
La carriera di Bowie parla per lui. Canzoni come Life on Mars, Let’s Dance, Rebel Rebel, Heroes e Starman sono inni immortali che non temono il confronto con il tempo. Le vecchie generazioni le ricordano con nostalgia; le nuove, invece, le scoprono con curiosità , entrando così in contatto con un personaggio che ha rivoluzionato la Musica, e con la persona che si celava dietro di esso.
Re, alieno, fantasma: David Bowie al cinema
Tutti conoscono i successi musicali, ma non si può dire lo stesso della sua filmografia. Eppure, nel corso degli anni, il Duca Bianco si è cimentato in diverse pellicole. Il suo esordio sul grande schermo risale al 1976, quando Bowie ha interpretato l’alieno Thomas Jerome Newton nel fantascientifico L’uomo che cadde sulla terra, tratto dal romanzo di Walter Trevis che porta lo stesso nome. La sua prova recitativa è apparsa convincente e, da allora, la rockstar ha ricoperto i ruoli più disparati. Ne sono un esempio il gigolò nell’omonimo film del 1978, o il prigioniero di guerra in Furyo, oppure Ponzio Pilato nel kolossal di Martin Scorsese, L’ultima tentazione di Cristo. Degno di nota anche il suo Andy Warhol nel biopic Basquiat, al fianco di Jeffrey Wright, Benicio Del Toro, Christopher Walken e Gary Oldman. Per calarsi nei panni del padre della Pop Art, il cantante ha avuto a disposizione le vere parrucche del visionario americano.
Il pubblico lo ha apprezzato particolarmente in Labyrinth, fantasy del 1986 di Jim Henson, noto soprattutto per essere il creatore dei Muppet. Jareth, Re dei Goblin ossessionato da una giovanissima Jennifer Connelly, gli ha permesso di liberare tutta la sua eccentricità , regalandoci una performance ormai iconica, oltre a dei pezzi come Magic Dance. Gli appassionati di David Lynch, invece, lo ricorderanno di sicuro in Fuoco cammina con me, prequel datato 1992 della serie capolavoro Twin Peaks. Anche Christopher Nolan lo ha voluto in una delle sue opere. Nel 2006, Bowie ha recitato in The Prestige, prestando il volto a Nikola Tesla. Le incursioni nel cinema della star si sono spinte fino al nostro Paese: nel 1998, infatti, ha affiancato Leonardo Pieraccioni nella commedia Il mio west, di Giovanni Veronesi.
I cameo e il teatro: le mille sfaccettature di un mito
Oltre a ruoli da protagonista e da comprimario, David Bowie si è ritagliato delle brevi, ma significative apparizioni in alcuni film. Difficile dimenticarlo in Christiane F.- Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino; la sua esibizione berlinese fa da sfondo a uno dei momenti più crudi della discesa negli abissi dell’eroina della ragazza tedesca. Di stampo sicuramente più ironico, invece, è il suo momento di gloria in Zoolander, in cui, nelle vesti di se stesso, giudica una surreale sfida tra Ben Stiller ed Owen Wilson. E’ un cameo anche la sua ultima apparizione cinematografica prima della morte, in Bandslam- High School Band. La fine di un percorso variegato, fatto di ruoli distanti tra loro, affrontati con la giusta dose di ironia e leggerezza.
Musica, Cinema, e anche Teatro. Nel 2015, da autore, ha portato in scena Lazarus, musical con testi scritti da lui stesso. La rappresentazione è l’ideale seguito di L’uomo che cadde sulla Terra, una storia che Bowie conosceva bene, avendo segnato il suo debutto nelle sale, decenni prima. Nella colonna sonora, si alternano composizioni originali e successi storici; una commistione tra passato e presente che di sicuro non lascia indifferenti. A dare vita ai personaggi principali, due vecchie conoscenze della serialità : Michael C. Hall (Dexter) e Cristin Milioti (How I Met Your Mother). Lo spettacolo, portato anche in Italia, con Manuel Agnelli nella parte del tormentato Newton, ha riscosso un discreto successo, ed è considerato il testamento creativo del multiforme artista. Il 7 dicembre 2015, alla prima dello show, David Bowie si è mostrato davanti ai riflettori per l’ultima volta. Poi, il 10 gennaio del 2016, l’uomo che cadde sulla Terra è tornato a casa.
Federica Checchia
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