Elon Musk: acquisizione di Twitter conclusa e dirigenti licenziati

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Di Mariapaola Trombetta

Elon Musk ha completato l’operazione di acquisto di Twitter per 44 miliardi di dollari. “L’uccello è libero“. Così ha twittato in riferimento proprio a Twitter, il cui logo è un uccellino blu, dopo aver preso il controllo della piattaforma social. Pulizie già iniziate con quattro top manager buttati fuori, tra cui il ceo Parag Agrawal. Il chief financial officer Ned Segal, il responsabile degli affari legali e della ‘policiy’ Vijaya Gadde,  e il general counsel Sean Edgett, sono gli altri tre che sono stati fatti fuori. Uno di loro è stato scortato fuori dal quartier generale di San Franciso.

La scadenza per completare la sua acquisizione di Twitter a 44 miliardi di dollari e quindi evitare la battaglia giudiziaria con l’azienda, era oggi, venerdì 28 ottobre. Si conclude così la saga che ha visto Twitter arrivare in tribunale per obbligare Musk a rispettare i termini dell’accordo di acquisizione a cui aveva cercato di sfuggire.

“Voglio aiutare l’umanità che amo”, le affermazioni di Elon Musk

Elon Musk -Photo Credits:cryptonomist.ch
Elon Musk -Photo Credits:cryptonomist.ch

L’amore e la voglia di aiutare l’umanità. I due concetti principali che hanno spinto Elon Musk all’acquisto di Twitter. Queste le sue dichiarazioni in merito al suo scopo di centrare gli obiettivi:

Acquisto Twitter perché è importante per il futuro della civilizzazione avere una piazza comune digitale dove un’ampia gamma di idee può essere discussa in modo salutare senza ricorrere alla violenza“, ha detto mettendo in guardia dal pericolo corrente che il social media si divida in: “camere di risonanza della destra o della sinistra che generano più odio e dividono il paese. Nel cercare senza sosta click, i media tradizionali hanno alimentato gli estremi. È per questo che compro Twitter. Non perché è facile, non perché fa soldi. Lo faccio per cercare di aiutare l’umanità che amo. E lo faccio con umiltà, riconoscendo che, nonostante i migliori forzi, c’è una reale possibilità di fallire“.

Così ha conquistato l’unica cosa che mancava al suo impero: una platea mediatica globale che lo rende l’uomo più ricco del pianeta ancora più potente e influente.

Inserzionisti preoccupati, le rassicurazioni di Elon Musk

Evidente la preoccupazione degli inerzionisti per i possibili minori controlli. Musk ha cercato di rassicurare sulle sue intenzioni. Agli inserzionisti preoccupati ha detto: “Non diventerà un inferno aperto a tutti, di tutti contro tutti e dove si può dire qualsiasi cosa senza conseguenze”. Differentemente da quanto ventilato da indiscrezioni stampa, non c’è alcuna intenzione di tagliare la forza lavoro del 75%.

L’idea principale dell’imprenditore è quella di rivoluzionare la piattaforma, usandola anche come “acceleratore per creare X, l’app di tutto“. Togliere le “censure“, con la possibilità di un ritorno di Donald Trump, bandito per aver istigato l’assalto al Congresso americano. Si giunge così alla conclusione di una delle operazioni economiche e mediatiche più controverse della recente storia Usa.

I primi investimenti di Elon Musk, la lunga strada per l’accordo

Gennaio 2022, ha segnato l’inizio dei primi investimenti di Musk in Twitter. A metà marzo aveva accumulato una partecipazione del 5% nell’azienda. Twitter ha accettato la proposta di Musk di acquistare il servizio di social media, ad aprile. Musk sostiene che la società non è riuscita a divulgare adeguatamente il numero di spam e account falsi sul servizio. Questo gli causa dei dubbi in merito alle sue intenzioni di portare a termine l’accordo. Quando Musk dichiara di star sciogliendo l’accordo, Twitter lo cita in giudizio, sostenendo che “si rifiuta di onorare i suoi obblighi nei confronti di Twitter e dei suoi azionisti perché l’accordo che ha firmato non serve più i suoi interessi personali”.

Musk ha un ripensamento alll’inizio di ottobre. Dichiara di voler perseguire la sua acquisizione di Twitter al prezzo originale di 54,20 dollari per azione, se il servizio di messaggistica sociale abbandona il contenzioso. Gli avvocati di Twitter diffidano delle motivazioni di Musk, e affermano che la “proposta del CEO di Tesla è un invito a ulteriori danni e ritardi”. Entro il 28 ottobre, Musk poteva scegliere di cementare l’accordo su Twitter o andare a processo. Questa la stretta di un giudice del Delaware Chancery Court.

Mariapaola Trombetta

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