Sergei Shoigu, ministro della Difesa della Russia, ha annunciato di aver ordinato il ritiro delle truppe del suo Paese dalla riva occidentale del fiume Dnepr. Questo rappresenta una rilevante sconfitta militare per Mosca, dato che nella zona si trova la città strategica di Kherson. Quest’ultima è oggetto di una controffensiva da parte dell’esercito dell’Ucraina.

Fonti ucraine indicano che non risultano ancora segnali visibili dell’avvio delle operazioni. La notizia non è ancora confermata.

Shoigu: una decisione difficile per la Russia

La Russia si ritira da Kherson -Photo Credits: ansa.it
La Russia si ritira da Kherson -Photo Credits: ansa.it

Dopo l’evacuazione completa della città, bollata come una “deportazione” dalle autorità di Kiev, è giunto l’annuncio. Nonostante la decisione, giunta lo scorso 21 settembre, del presidente russo Vladimir Putin, di mobilitare 300mila riservisti. La decisione è stata presa dopo un rapporto ricevuto dal generale Surovikin, che ha detto che dalla regione sono stati evacuati 115 mila civili e ha accusato gli ucraini di avere bombardato scuole, ospedali e gli stessi civili evacuati al di là del fiume Dnepr.

Per organizzare una nuova linea difensiva, le truppe verranno rischierate proprio sulla riva sinistra del corso d’acqua. Le forze russe, sulla riva destra del fiume, rischiavano un isolamento totale. Come spiega l’agenzia di Mosca Inte, i civili rimasti erano a rischio, per le incursioni ucraine. A seguito di una riunione, Shoigu ha parlato con il generale Sergej Surovikin. Come affermato dai due, si è trattato di una sceltadifficile da prendere“. Shoigu ha dichiarato:

Per noi, le vite e la salute dei soldati russi sono sempre una priorità. Dobbiamo anche tenere conto della sorte della popolazione civile. Dobbiamo assicurare che tutti i civili che vogliano andare via possano farlo, e dobbiamo procedere con il ritiro delle truppe e adottare tutte le misure necessarie per assicurare un trasferimento sicuro del personale, delle armi e degli equipaggiamenti attraverso il Dnepr“.

Surovikin, Russia: “Il nemico sta attaccando indiscriminatamente la città”

Ad aumentare in modo significativo: le capacità di combattimento del Gruppo di truppe congiunte. Come dichiarato in un rapporto al Ministro della Difesa russo: Sergey Shoigu, la forza di combattimento è aumentata grazie alle truppe mobilitate. Intanto, a causa dei continui bombardamenti ucraini, la città di Kherson e gli insediamenti circostanti non possono essere riforniti completamente e non riescono a condurre una vita normale .

Surovikin ha sottolineato:  

Il nemico sta attaccando indiscriminatamente la città e possono essere utilizzati metodi di guerra proibiti.

Il generale ha inoltre affermato che, attuare i piani del nemico, che prevedono la creazione di una zona di inondazione sotto la centrale idroelettrica di Kakhovka, potrebbe avere conseguenze pericolose.

Ha spiegato il generale Surovikin:

Si formerà un torrente d’acqua che creerà vaste aree allagate, con conseguenti perdite significative. In queste condizioni, l’opzione più fattibile è quella di organizzare la difesa lungo la linea di barriera del fiume Dnepr“.

La Russia opta per l’arretramento della linea difensiva

La Russia ha optato per l’arretramento della linea difensiva. Surovikin ha sostenuto che tale mossa consente di liberare parte delle forze e dei mezzi da utilizzare per le operazioni attive, comprese le offensive, in altre direzioni dell’area dell’operazione. Il generale russo ha dichiarato:

“Capisco che si tratta di una decisione molto difficile. Allo stesso tempo, preserveremo la cosa più importante: le vite dei nostri militari. E, in generale, la prontezza di combattimento del raggruppamento di truppe, il cui mantenimento sulla riva destra non ha prospettive.

Il Ministro della Difesa della Russia ha accettato le proposte di Surovikin

Il Ministro della Difesa della Russia, sottolineando la priorità della vita e della salute dei militari e della popolazione civile, ha accettato le conclusioni e le proposte presentate da Surovikin.

Shoigou, avallando il piano presentato dal generale Surovikin, ha detto:

Procedere al ritiro delle truppe e adottare tutte le misure per garantire il trasferimento sicuro del personale, delle armi e delle attrezzature attraverso il fiume Dnipr“.

La Russia, ha preso questa decisione alla luce dell’aggravarsi della situazione nella regione, a seguito dei bombardamenti indiscriminati dell’esercito del regime di Kiev. Oltre 115.000, sono i civili che hanno deciso di lasciare l’area. Surovikin ha affermato:

“Da parte nostra, abbiamo fatto tutto il possibile per garantire la loro sicurezza durante l’evacuazione”.

Mariapaola Trombetta

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