Giorgio Moroder: il padre della disco music

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Di Alessandro Carugini

Giovanni Giorgio Moroder nasce a Ortisei il 26 aprile del 1940. E’ diventato un famosissimo produttore discografico e compositore. Spesso si diletta a fare il dj mettendo tutti i suoi grandi capolavori. Noto per l’uso del sintetizzatore e per le colonne sonore, Moroder viene considerato uno dei musicisti più innovativi ed influenti nel panorama musicale. Ha collaborato con tantissimi artisti di primo piano tra cui Barbra Streisand, Britney Spears, Chaka Khan, Donna Summer, Janet Jackson, Nina Hagen, gli Sparks, David Bowie, Freddie Mercury e i Daft Punk. Giorgio Moroder è l’unico italiano ad aver vinto 3 premi oscar.

Giorgio Moroder: dall’Italia al successo

Dal 1953 al 1959 frequentò l’istituto d’arte di Ortisei e proprio in quel periodo imparò a suonare la chitarra. A 19 anni entra nel gruppo The Happy Trio. La band suonò al Savoy Hotel di Londra.

Nel 1967 si trasferisce a Berlino. Una volta arrivato nella capitale tedesca, decise di appendere la chitarra al chiodo e si dedicò alla scrittura di canzoni e demo per se stesso e altri artisti. Inizia così la sua carriera di produttore con vari pezzi come “Ich Sprenge Alle Ketten” e “Mendocino” di Ricky Shayne e “Arizona Man” di Mary Roos.

Nel 1968 incide alcuni singoli 45 giri con i nomi d’arte di Giorgio e George e partecipa al Cantagiro del 1970 con il pezzo “Looky Looky”.

L’anno successivo si trasferisce a Monaco dove fonda i famosi Musicland Studios. Arriva al successo con il brano “Son of My Father”, scritto con Chicory Tip e poi decide di partire per gli Stati Uniti. Siamo nel 1972 e Morodder sta promuovendo il brano “Giorgio”, accreditato come Giorgio & Friends. In questo periodo conosce Pete Bellotte e la loro amicizia sfocia in una collaborazione che porterà alla pubblicazione dell’album “Son of My Father” attribuito al solo Moroder.

Moroder e Belllotte continuano a incidere e registrare canzoni nella speranza di essere notati da qualche artista. Tra questi brani figurano una serie di collaborazioni con Donna Summer, la regina della disco music. I due pubblicano così “Hostage”, la prima collaborazione di successo con la cantante. Gasati dal successo del singolo, nel 1974 pubblicano l’album della Summer “Lady Of The Night” e l’anno seguente conquistano le classifiche di tutto il mondo con il brano “Love to Love You Baby”. Questo pezzo segna la nascita della disco music.

Nel 1977 Moroder ottiene ottimi riscontri con il suo progetto “Munich Machine“. Contestualmente produce diversi successi di disco elettronica per Roberta Kelly, The Three Degrees e gli Sparks e pubblica il suo singolo di maggior successo “From Here to Eternity”.

Nel 1979 arriva il primo Oscar per la colonna sonora del film “Fuga di mezzanotte”. Collabora altresì alla colonna sonora di “Grazie a Dio è venerdì”, che si aggiudica l’Oscar alla migliore canzone “Last Dance”, scritta da Paul Jabara e cantata da Donna Summer.

Dagli anni 80 ad oggi

Negli anni ottanta lavora alle musiche di film quali “Flashdance” e “Top Gun”, grazie alle quali ottiene altri due Oscar. Inoltre collabora ad altre colonne sonore tra le quali “American Gigolò” e “Scarface”. Quest’ultima verrà poi usata nel videogame Grand Theft Auto III. Farannno parte della serie ludica GTA anche altre sue composizioni realizzate fra il 1977 e il 1978.

Nel 1984 realizza un progetto molto ambizioso: la riedizione del film Metropolis. Il classico film muto di fantascienza di Fritz Lang viene restaurato e accompagnato da una nuova e moderna colonna sonora pop rock. Questa versione di Metropolis innesca un acceso dibattito tra i cinefili con aspre critiche e apprezzamenti che si divisero in maniera equa. Fra gli artisti presenti vi sono Bonnie Tyler, Billy Squier, Adam Ant e Freddie Mercury.

Nello stesso anno Giorgio Moroder compone la musica per le Olimpiadi di Los Angeles e quaattro anni più tardi per i Giochi di Seul. Il suo impegno nello sport continuerà con il brano “To Be Number One”  per il campionato mondiale di calcio del 1990 che si è svolto in Italia. Il brano verrà cantato in italiano con il titolo “Un’estate italiana”, interpretato da Edoardo Bennato e Gianna Nannini che ne scrissero il testo. Nel 2008 scriverà il brano “Forever Friends” per le Olimpiadi di Pechino.

A fine anni 80 produce per Sabrina Salerno i brani “Like a Yo-Yo”, “Pirate of Love”, “Love Is Like A Magic” e “Shadows of the Night”. Nello stesso periodo scrive i brani “Strike Like Lightning” e “Shadows” per il film “Navy Seal – Pagati Per Morire” ed eseguite dai Mr. Big.

Nel 2005 Carlo Azeglio Ciampi, Presidente del Consiglio Italiano, nomina Giorgio Moroder Commendatore. Nel 2010 riceve il Grande Ordine al Merito della Provincia autonoma di Bolzano.

Durante un convegno musicale ad Ibiza, nel 2012, annuncia la collaborazione con il gruppo Daft Punk. L’anno successivo uscirà l’album Random Access Memories.

Nel 2014 collabora con i Coldplay remixando il brano “Midnight” pubblicato anche come singolo. Per i mondiali in Brasile dello stesso anno remixa “Un’estate italiana”. A fine anno viene pubblicato su YouTube il suo remix di “I Can’t Give You Anything but Love”, interpretata da Tony Bennett e Lady Gaga, ed il singolo “74 Is the New 24”.

Il 2015 inizia con un altro gran pezzo di Giorgio Moroder in collaborazione con Kyle Minogue: “Right Here, Right Now”. Moroder continua a collaborare con cantanti australiane, questa volta tocca a Sia ed al singolo “Déjà vu”. Questo pezzo anticipa la pubblicazione dell’album omonimo contenente collaborazioni con vari artisti, come Britney Spears, Charli XCX, Foxes e Mikky Ekko.

Il 12 agosto del 2016 Giorgio Morodder torna nel suo paeese natale di Ortisei e tiene un DJ set davanti a 12.000 persone. Donerà i 13 dischi di platino per Flashdance al Museo di Ortisei.

All’età di 79 anni Giorgio Moroder intraprende una tournée europea denominata “Celebration of the 80’s”, la prima in assoluto della sua carriera. Nel 2021 inizia una collaborazione con i Duran Duran che porta alla produzione dei singoli “Tonight United” e “Beautiful Lies”.

Tanti auguri Giorgio, attendiamo di ascoltare e ballare qualcosa di innovativo in questo 2022.

Alessandro Carugini

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