Cinema

Ed Skrein, il caso “Hellboy” e “Trono di Spade” non fermeranno la sua ascesa

Ed Skrein è un attore londinese, dal talento poliedrico e le multiple vite; un po’ come lo è Daario Naharis, il personaggio della celeberrima saga Game of Thrones (Il trono di spade), da lui interpretato nella terza stagione e poi trasmesso, per motivi ignoti, all’attore Michiel Huisman. Tale sostituzione non ha impedito l’ascesa del talentuoso Skrein, in seguito protagonista di The Transporter Legacy (o The Transporter  Refueled), reboot della celeberrima saga Transporter, ideata da Luc Besson, e grande successo di pubblico, tra il 2002 e il 2015.

L’attore ha indossato inoltre i panni di Francis Freeman/Ajax, spietato antagonista di Ryan Reynolds in Deadpool. Chiamato successivamente ad intepretare Ben Damio, un personaggio della saga Hellboy di origine asiatica, Ed Skrein ha nobilmente rifiutato il ruolo, in seguito alle critiche di “whitewashing” contro la produzione. Egli ha continuato a recitare per film importanti, come il pluripremiato Se la strada potesse parlare di Barry Jenkins, Alita – Angelo della battaglia di Robert Rodriguez. Nel 2020 ha perfino scritto e diretto un corto, Little River Run. Un talento poliedrico: non tutti sanno che è laureato in pittura, che si è affermato nel mondo dello spettacolo come rapper e che è stato istruttore di nuoto dall’età di docici anni!

Ed Skrein: il mistero de Il trono di spade

Ed Skrein ha guadagnato fama internazionale grazie al personaggio Daario Naharis, un comandante della compagnia di mercenari detti Corvi della Tempesta, nel celeberrimo show Game of Thrones, Il trono di spade. Skrein ha interpretato il ruolo durante la terza stagione della serie cult; ma l’attore è stato inaspettatamente sostituito, nella stagione successiva, dall’olandese Michiel Huisman (The Invitation, The Haunting of Hill House), senza, peraltro, alcuna continuità di somiglianza, dato traumatizzante per i fan dello show.

Cosa è successo? Voci accreditavano la nuova scelta di cast a motivi di incompatibilità di impegni, poiché Ed Skrein era molto impegnato a girare The Transporter Refueled. Trattasi, in realtà, di una storia infondata: l’attore ha in effetti rivelato di non essere stato lui a lasciare lo show, ma di aver, al contrario, subito una decisione “presa dall’alto”. “Il mio piano era di restare con “Il trono di Spade” per un periodo di tempo consistente…è stata un’esperienza meravigliosa, ma la politica ci ha separato” ha dichiarato a proposito l’attore. “E a partire da quel momento, mi sono detto “Ok, guarda avanti, resta positivo. Resta calmo e continua per la tua strada…” “. Tale “incompatibilità politica” con la produzione non è stata ulteriormente chiarita dall’artista, il quale tuttavia non sembra nascondere la delusione per aver perso il ruolo.

Ed Skrein-Photo Credits: winteriscoming.net
Ed Skrein-Photo Credits: winteriscoming.net

L’attore fa parlare ancora di sé: il caso Hellboy

Dopo il grande successo interazionale di Deadpool, Ed Skrein è stato scelto per interpretare Ben Daimio, nel reboot di Hellboy (2019), a fianco di David Harbour (Stranger Things). Il film si rifà all’omonimo eroe creato dall’artista fumettista Mike Mignola nel 1991; in questo contesto, il personaggio Ben Daimio è un Marine nippo-americano, asiatico nel sangue e nei tratti fisionomici dei disegni del suo creatore. I fan del fumetto si sono allora ribellati contro l’attribuzione di tale ruolo all’attore britannico, accusando la produzione del film di “whitewashing”, pratica in cui, in un cinema ancora troppo “bianco”, la discriminazione delle minoranze sfocia nell’attribuzione ad attori caucasici di personaggi di altre etnie. Un esempio celebre di whitewashing è il ruolo del vicino di casa asiatico in Colazione da Tiffany, interpretato in realtà dall’attore americano Mickey Rooney; casi più recenti includono Scarlett Johansson e Tilda Swinton, calate in dei ruoli asiatici rispettivamente nei film Ghost in the Shell e Doctor Strange.

Ed Skrein ha deciso di ritirarsi dal ruolo, dimostrando grande sensibilità e rispetto per le minoranze. Egli si è scusato pubblicamente per aver accettato la parte, ed ha inoltre aggiunto:

È chiaro che rappresentare questo personaggio in un modo culturalmente appropriato è importante per le persone; ed ignorare questa responsabilità perpetuerebbe una tendenza preoccupante ad oscurare le storie e le voci artistiche delle minoranze etniche…La rappresentazione delle diversità etniche è importante, specialmente per me che ho un’eredità genetica mista. È nostra responsabilità prendere delle decisioni morali in tempi difficili e dare voce all’inclusività. Spero che un giorno tali discussioni saranno meno necessarie e che saremo in grado di fare della rappresentazione egalitaria nelle Arti, una realtà.

Sara Livrieri

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