Sergio Endrigo, il cantautore istriano alla conquista dell’Italia

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Di Alessandro Carugini

Sergio Endrigo oggi avrebbe compiuto 89 anni, un grande cantautore che non ha raccolto tutto quello che meritava, nonostante collaborazioni autoriali di tutto rispetto e con musicisti del calibro di Toquinho e Luis Bacalov. I suoi successi non hanno nulla da invidiare a quelli di altri grandi della musica italiana, come Gino Paoli, Fabrizio De Andrè o Luigi Tenco. Oggi, Sergio Endrigo, continua ad avere tanti estimatori come Malika Ayane, Simone Cristicchi, Dario Brunori, Morgan e Sergio Cammariere, solo per citarne alcuni. Ma Endrigo non è stato solo un compositore impegnato, ma è stato anche un grande autore di musica per i più piccoli. Scopriamo la sua carriera attraverso i suoi brani più famosi.

La carriera musicale di Sergio Endrigo

Nato a Pola il 15 giugno del 1933, è scomparso prematuramente il 7 settembre del 2005 dopo una battaglia contro un cancro ai polmoni. Sergio Endrigo è stato uno dei cantautori italiani più importanti nella storia della musica avendo scritto alcune delle canzoni più belle e apprezzate di sempre. Le sue collaborazioni denotano uno stile musicale sopra il livello della media: Giuseppe Ungaretti, Pier Paolo Pasolini, Vinicius de Moraes sono solo alcuni con i quali ha collaborato. Endrigo ha vinto il Festival di Sanremo nel 1968 con “Canzone per te” e conquistato il secondo posto l’anno successivo con “Lontano dagli occhi” e il terzo nel 1970 con la ballata “L’arca di Noè”. Autore e voce di splendide canzoni d’amore, si è poi dedicato all’interpretazione di brani per bambini senza perdere mai il suo riconoscibilissimo stile. Signore e signori: Sergio Endrigo!

Io Che Amo Solo Te

Con un testo semplice e lineare, Sergio Endrigo compone quella che con molta probabilità è la sua canzone più famosa. Pubblicata nel 1962 è stata scritta dal cantautore e con l’arrangiamento di Luis Bacalov. Il brano narra dell’amore unico e assoluto di una persona verso un’altra. Grazie a questo brano, Endrigo ha conquistato, postumo, il Premio Lunezia nel 2006 “per il valore musical-letterario del brano” nella sezione Tributo all’emozione poetica delle canzoni italiane di tutti i tempi. Nella classifica delle canzoni italiane di sempre, si piazza al decimo posto assoluto e, nel corso degli anni, sono stati tantissimi gli artisti che l’hanno reinterpretata: Ornella Vanoni, Mina, Claudio Baglioni, Massimo Ranieri, Giuni Russo e Fiorella Mannoia solo per citare i più conosciuti.

Canzone Per Te

Altro successo intramontabile, datato 1968, che ha permesso a Sergio Endrigo di conquistare il Festival di Sanremo. Ancora una volta si avvale della collaborazione di Bacalov, per raccontare la storia di una separazione. Due persone che si sono amate talmente tanto che soffrono per la fine proprio di questo sentimento. La canzone ha reso il cantautore di Pola popolare in America Latina grazie alle versioni in portoghese e spagnolo che lui stesso ha cantato. Gianni Morandi, Amalia Rodrigues ed Elisa sono solo alcuni degli artisti che hanno reinterpretato questa bellissima canzone.

Lontano Dagli Occhi

Ancora un brano presentato al Festival di Sanremo nel 1969 ed ancora un podio: secondo posto! Anche questa canzone è tra le più famose e apprezzate tra quelle scritte da Endrigo. Un brano pubblicato in tutto il mondo, un pezzo senza tempo, che parla di un amore non corrisposto e della sofferenza nell’avere persone care lontane, rischiando di essere dimenticati. Bellissima, e molto moderna, la reinterpretazione della rocker Gianna Nannini.

L’Arca Di Noè

Premio della Critica al Festival di Sanremo 1970 e terzo posto, “L’arca di Noè” è stata scritta dallo stesso Endrigo e affronta la tematica dell’ecologia e dell’ambiente. Il cantautore di Pola nel brano fa riferimento ad un equilibrio naturale rotto che porta al degrado. Ma Sergio esprime anche speranza ipotizzando l’Arca di Noè come ultimo baluardo. Un brano scritto nel 1970 ma molto, molto, attuale!

Ci Vuole Un Fiore

Come detto Endrigo ha collaborato con diversi scrittori, tra questi c’è anche il celebre Gianni Rodari. Dall’incontro tra i due nasce l’album “Ci vuole un fiore” con il singolo omonimo divenuto tra le filastrocche più conosciute dai bambini di tutta la penisola. Pubblicata nel 1974, la musica è stata composta, ancora una volta, da Luis Bacalov.

Per sempre Sergio Endrigo

Nel corso di ben quattro decenni ha composto circa duecentocinquanta canzoni, cantandole in diverse lingue, tra cui portoghese, spagnolo, francese, inglese, greco e slavo, suscitando particolare interesse anche all’estero, soprattutto in Brasile. Proprio nel paese carioca, Sergio Endrigo fece la sua ultima tournée in assoluto nel 2000. Del cantautore di Pola restano, oltra ai suoi grandi successi, l’onestà intellettuale e la capacità di comunicare emozioni, sia ai grandi che ai piccini, in maniera limpida, semplice… universale.

I tributi a lui dedicati nel tempo sono la dimostrazione di questo suo modo di fare. Anche il Maestro Franco Battiato ha omaggiato il cantautore istriano con due i brani: “Aria di neve”, “Te lo leggo negli occhi” ed “Era d’estate”.

Se è vero che “per fare un tavolo ci vuole il legno”, per fare un grande artista ci vuole un grande uomo: Sergio Endrigo!

Alessandro Carugini