Venti anni di carriera per Jude Law, affascinante attore londinese dalla bellezza efebica e dal grandissimo talento trasformista. Talmente proporzionato che, travestito da donna nel film Rage di Sally Potter, egli interpreta una top-model che farebbe impallidire il novanta per cento della popolazione femminile. Talmente portato alla trasformazione, da amare, forse complice la formazione teatrale, l’annullare sé stesso in ruoli particolari ed estremi. Apprezzando perfino le lunghissime sessioni di trucco; o intraprendendo attività “extracurricolari” (come la musica o la danza) per affinare i movimenti o l’apparenza dei suoi personaggi.
Nel 1995, il poco più che ventenne Jude Law è già attore teatrale di successo, e nominato ai premi più prestigiosi dell’arte drammatica. Nel 1997, egli si impone nella scena cinematografica, con il biopic Wilde, il fantascientifico Gattaca e l’eccentrico thriller Mezzanotte nel giardino del bene e del male. Dall’elegante dandy Lord Alfred “Bosie” Douglas amante di Oscar Wilde, al geneticamente perfetto Jerome Eugene Morrow, passando per l’attraente gigolò’ Billy Hanson, Jude Law interpreta ruoli che evocano il bello, la tentazione, l’ineffabilità e l’ideale. Ragione per cui, chiamato a calarsi nell’elegante adone Dickie Greenleaf, de Il talento di Mr Ripley, egli rifiuta la parte; l’attore ha infatti paura di essere intrappolato nel cliché di belloccio hollywoodiano.
Il talento di Mr Law
L’opportunità di lavorare con il regista Anthony Minghella, il quale nel ’96 aveva fatto razzia di Oscar con Il paziente inglese, fa cambiare idea all’attore. Per preparare la parte, egli viene inviato ad Ischia, al fine di imparare la vela, il sax ed abbronzarsi! E se, in effetti, c’è di peggio nella vita, è anche vero che la produzione del film è particolarmente ambiziosa. Si trovano nel cast giovani attori talentuosissimi (Cate Blanchett, Philip Seymour Hoffman), nonché gli allora già oscarizzati Matt Damon e Gwyneth Paltrow. Al non ancora famosissimo Jude Law viene l’ansia da prestazione. Egli la combatterà proprio grazie al suo caratteristico mimetismo: “Ho usato la spacconeria, la sicurezza e la vanità del personaggio Dickie per sostenermi nell’esperienza. In un certo senso, ho fatto finta di essere lui.”
Ne seguono eccellenti risultati e Il talento di Mr Ripley rimane un momento chiave nella carriera dell’attore, la consacrazione al successo internazionale. La sua performance è lodata dai critici e gli procura una nomination all’Oscar per miglior attore in un ruolo secondario ed un BAFTA. Last but not least, una nomination MTV Movie Award, insieme a Matt Damon ed il mitico Fiorello nazionale, per l’intepretazione di Tu vuo’ fa l’americano! Per fare l’americano, Jude Law si è dovuto, inoltre, guadagnare dei chili. Egli ha infatti notato, con spirito trasformista, come i cugini d’oltreoceano tendino ad acquisire corpi più massicci, praticando sport più aggressivi. Ed è proprio in un eccesso di aggressività che, nella scena di lotta sulla barca con Damon, i due si sono veramente presi con violenza…apparentemente ne sono usciti lividi e costole rotte!
Jude Law, talento trasformista e gli autori
Alla rissa segue il balletto: per il successivo A.I. – Intelligenza artificiale (2001), Jude Law onora una creativissima collaborazione con Steven Spielberg, costruendo, movimento per movimento, il robot Gigolo Joe. Lo fa, grazie a delle lezioni di danza e all’imitazione dello stile recitativo di Fred Astaire e Ginger Rogers. Durante le riprese, l’attore, dunque, si accompagna ad un coreografo, al fine di inventare una camminata ritmica e viziata dagli automatismi del robot. Inoltre si sottopone ad una sezione trucco di 4 ore, in cui gli si applicano delle protesi sul viso; egli viene anche interamente rasato e sverniciato di spray, come una bambola. “Sedersi per quattro ore, in effetti, aiuta. Arrivi che sei una cosa e ne vieni fuori sentendoti e apparendo come un’altra”.
Oltre a Minghella, che egli considera come un mentore, Jude Law collabora con altri importantissimi autori. Lo Scorsese di The Aviator e Hugo Cabret ; Mike Nichols (Closer), Sam Mendes (Era mio padre), Steven Soderbergh (Effetti collaterali); Wes Anderson (Gran Budapest Hotel) e Terry Gilliam (Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo). Recentemente lavora con Woody Allen (Un giorno di pioggia a New York). Alla televisione produce ed interpreta The Young Pope di Paolo Sorrentino, per il quale recita in un Vaticano ricreato negli studi di Cinecittà, ed in luoghi come Villa Medici, Palazzo Venezia, Piazza S. Marco. Era dunque destino, o forse volontà, che Jude Law rivisitasse il Bel Paese, che tanto lo colpì ai tempi delle riprese de Il talento di Mr Ripley. “L’Italia è un paese incredibilmente sensuale, lo puoi sentire nell’aria”, ha dichiarato in un intervista.
L’impegno umanitario e curiosità
Jude Law è attivo in molte attività umanitarie, supportando cause differenti, come il trattamento al cancro, il supporto agli orfani dell AIDS, Make Poverty History e Make-A-Wish Foundation (aiuto ai bambini malati). Ha giocato a calcio con Robbie Williams per UNICEF. Ha chiesto al governo britannico di agire contro il cambiamento climatico. Gestisce la fondazione Music For Tomorrow, per la ricostruzione dei danni dell’uragano Katrina. Egli è inoltre ambasciatore per The Prince’s Charities, organizzazioni caritatevoli fondate dal Principe Carlo e attivo nell’aiuto all’educazione dei bambini africani. Ha anche viaggiato in Afghanistan con il regista Jeremy Gilley, per filmare il documentario The Day After Peace (2008).
Il nome completo dell’attore è David Jude Heyworth Law. “Jude”, usato fin dalla nascita, prende ispirazione dalla canzone Hey Jude dei Beatles e dal romanzo di Thomas Hardy , Jude l’oscuro. Nella commedia L’amore non va in vacanza, Jude Law, ha trovato difficoltà ad impersonare un carattere troppo simile alla sua apparenza e che non richiedesse un accento, un costume o una diversa appartenenza geografica. Il film è stato girato per lo più a Los Angeles, anche nelle scene di interni. Si può infatti notare un cambio di abbronzatura radicale in Law durante diverse scene, nonostante queste fittiziamente si svolgano in Gran Bretagna. Jude Law ha deciso di partecipare alla saga Sherlock Holmes perché ha avuto un colpo di fulmine, in senso amichevole, per il collega Robert Downey Jr, che ha definito “l’uomo più brillante, eccentrico, spiritoso e delizioso.”
Sara Livrieri
Seguici su
Metropolitan Cinema